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Domenica 22 ottobre Dio ci ha dato la grazia di riavere di nuovo in chiesa Antonio dopo oltre un anno di assenza

Continuiamo a pregare per lui

testimonianza antonio from ADI Salerno on Vimeo.

Vi chiediamo urgenti preghiere per il piccolo Antonio di 14 anni della nostra chiesa di Salerno.

Ieri pomeriggio (23/07/2016) Antonio ha avuto un brutto incidente a mare.

Ora Antonio è gravissimo e si trova in sala di rianimazione presso l'ospedale di Salerno.

Preghiamo per lui e per la sua famiglia.

Questo articolo è stato creato per una facile condivisione con il maggior numero di persone.

"In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà."  (Matteo 18:19)

Seguiranno aggiornamenti...

23/07/2016 - Antonio è arrivato gravissimo in ospedale e i medici hanno dato poche speranze.

24/07/2016 - Grazie a Dio Antonio ha passato la notte ed ha avuto un leggero miglioramento!

25/07/2016 - Antonio è fuori pericolo! La respirazione è ripresa al 90% e non sembrano esserci danni agli arti. Il Signore ha compiuto un miracolo!

26/07/2016 - I medici escludono danni agli arti. Antonio è riuscito a muovere sia le braccia che le gambe. Resta ancora sotto sedazione. Continuiamo a pregare per lui che possa avere una guarigione completa!

27/07/2016 - Antonio verrà operato al collo domani mattina alle ore 8:00. Preghiamo affinché Colui che lo ha conservato in vita stenda la Sua mano per ristabilirlo completamente

28/07/2016 - Alle ore 9:30 è iniziato il delicatissimo intervento alla schiena. I medici hanno comunicato che l'intervento sarà molto lungo (circa 8 ore) in quanto dovranno operare in più punti. Ora più che mai continuiamo a pregare che Dio completi questo miracolo con una ripresa all'100% della condizioni fisiche di Antonio!

29/07/2016 - L'intervento grazie a Dio è riuscito bene! Antonio ha passato la notte che un po di febbre ma ora respira da solo. Resta il problema ai polmoni dove bisogna sconfiggere i batteri dovuti all'acqua sporca entrata nei polmoni. Preghiamo che Dio continui ad operare su Antonio come sta facendo finora!

Seguiranno aggiornamenti...

La situazione di Antonio sta pian piano migliorando. 
Subito dopo aver staccato il tubo del respiratore Antonio ha subito un intervento di tracheotomia ma ora grazie a Dio respira completamente da solo.
Entro fine Agosto verrà trasferito ad Imola in una struttura specializzata per iniziare il percorso di riabilitazione.
Dio ha compiuto nella vita di Antonio un evidente miracolo. All'inizio le speranze erano davvero basse e nessuno avrebbe pensato che Antonio potesse arrivare ai miglioramenti attuali. Ma noi crediamo nel Dio dei miracoli che compie azioni che per noi risultano impossibili! Continuiamo a pregare ed avere fede che questo miracolo continui fino ad un completo ristabilimento delle condizioni fisiche di Antonio al 100%!

Preghiamo, preghiamo e continuiamo a pregare per Antonio e per la sua famiglia, che Dio li sostenga in questa dura prova!

 

 

Mi chiamo Lello, sono di Napoli. A 17 anni sono diventato schiavo della droga, prima di quelle leggere e poi di quelle pesanti, distruggendo cosìla mia gioventù, ingannato dalla ricerca di una pace non vera, scappando dalle mia responsabilità. In un primo tempo sembrava tutto bello, ma poi ogni cosa risultò essere un’illusione, un inganno; quando finiva l’effetto della droga ero distrutto. Ero diventato come un barbone, avevo distrutto la mia vita e quella della mia famiglia facendo soffrire mia madre e mio padre. Anche i miei tre fratelli erano schiavi della droga. Tra loro, Enzo arrivò a perdere la vita per overdose di eroina. Vi lascio immaginare la sofferenza della mia famiglia! Un giorno chi mi forniva l’eroina scopri che lo derubavo di una parte della droga; nacque una forte lite in cui alzai le mani e lo picchia; avevo toccato il fondo. Poco dopo venne a cercarmi con degli amici con le pistole in pugno; mi riempirono di botte lasciandomi a terra mezzo morto. Uno diceva all’altro: “Sparagli! Sparagli!” ma qualcosa li mise in fuga. A casa, per le mie pessime condizioni, mio padre cominciò a litigare con mia madre. Io le dissi di prepararmi la valigia perché me ne sarei andato per non tornare più. Volevo smettere di drogarmi! Uscii di casa con la mia valigia e chiesi aiuto a molti, ma le persone a me più care mi abbandonarono, proprio nel momento del bisogno. Mi venne in mente una donna che da anni mi parlava di Gesù, così corsi al suo negozio per chiederle aiuto. Aveva amicizie in diversi ospedali, le chiesi se poteva aiutarmi a liberarmi dalla droga e da quelli che volevano uccidermi. Lei mandò a chiamare un giovane infermiere credente dell’ospedale del mio quartiere, e a lui raccontai il mio desiderio di disintossicarmi. Mi disse che avrebbe parlato con un medico, ma la risposta non fu positiva. Quel giovane infermiere pregò Dio per me, con tutto il cuore. Mi portò a casa sua. Chi avrebbe mai portato a casa sua un delinquente? Solo colui al quale Dio ha detto di farlo! Questo caro infermiere radunò a casa sua un gruppo di giovani credenti che pregarono e piansero davanti a Dio, intercedendo per me. Esterrefatto, io li guardavo e pensavo: “Questi sono matti!” Stavo molto male, ero in di astinenza e volevo scappare via di lì. Pensavo che mi avrebbero aiutato con dei farmaci, ma mi invitarono semplicemente a pregare. Io non L’avevo mai fatto in vita mia, poi pensai alla sofferenza della mia famiglia, alla schiavitù dei altri miei fratelli… ero stanco di vivere così! Fu allora che, mentre quegli sconosciuti pregavano per me, sentii anch’io il bisogno di inginocchiarmi e gridare a Dio: “Se esisti veramente, abbi pietà di me, perdona tutti i miei peccati!”. Avvertii dentro di me una presenza indescrivibile, quella del Signore, che non avevo mai provato prima. Avvertivo il Suo amore, provavo la Sua pace, sentivo la Sua gioia dentro di me! E piansi di un pianto che non riuscivo a frenare; non avvertivo più la crisi di astinenza, la sporcizia del peccato veniva portata via mentre Dio entrava con il Suo potente amore. Da quel momento tutto è cambiato: sono letteralmente rinato! Nel corso dei giorni trascorsi in quella casa non avvertivo più il bisogno di rubare, né quello di drogarmi; una nuova vita era iniziata in me. Ebbi poi opportunità di entrare in un centro evangelico di recupero a Castellammare di Stabia (NA). In quel luogo, grazie alla preghiera, allo studio della Parola di Dio e all’aiuto dei fratelli responsabili, sono cresciuto come credente e come uomo. Il Signore che mi aveva savato stava riempiendo sempre più la mia vita, fino a battezzarmi nello Spirito Santo. La mia esperienza con Gesù è stata così forte e personale che ho subito cominciato a parlarne alla mia famiglia. Tutti si meravigliavano nel vedermi felice e gioioso mentre parlavo di Gesù, qualcuno addirittura mi prendeva per matto. Effettivamente le parole che udivano uscivano dalla bocca di uno che era stato spacciatore, ladro, con anni di carcere alle spalle… ma tutte queste cose sono passate, non son più lo stesso di un tempo! Ora mi sono sposato e ho due bellissimi figli. Sono ventisette anni che Dio ha salvato me e la mia famiglia. Da questa esperienza ho imparato che Dio può risolvere ogni tipo di problema e non c’è nulla che il Signore non possa fare! Ancora oggi in ogni mio bisogno non confido in me stesso, ma mi rivolgo all’unico Salvatore della mia vita. Voglio rivolgermi a te che stai leggendo questa mia testimonianza per incoraggiarti a credere in Gesù Cristo che è vivo, e che può entrare anche nella tua vita come ha fatto per me. Dio è spirito, non puoi vederLo fisicamente, ma se rivolgerai una semplice preghiera dal tuo cuore, Egli potrà compiere un miracolo anche in te, anche se i tuoi problemi forse sono essere diversi dai miei.

Articolo tratto da adi-it.org

Voglio premettere che il mio passato e' stato molto doloroso e burrascoso. Ho vissuto un'infanzia davvero difficile; infatti quando avevo solo pochi mesi d'eta', mio padre ebbe un gravissimo incidente sul lavoro che lo costrinse a stare ricoverato in ospedale per alcuni anni. Passai da un'infanzia difficile per i motivi suddescritti ad un adolescenza religiosa. Manifestai nel periodo adoloscenziale una spiccata religiosita' (poco comune fra i miei coetanei di quegli anni) che mi portava a frequentare tutti gli incontri che venivano organizzati nella chiesa che frequentavo.

Quindi trascorsi la mia adoloscenza conducendo una vita "apparentemente normale" in una famiglia con sani principi morali e sociali. Avevo diversi amici e materialmente la mia famiglia non mi faceva mancare nulla.... ma tutto cio' non mi faceva sentire felice... dentro di me c'era un vuoto! Spesso di sera, dopo la solita serata trascorsa in divertimenti con gli amici, mi ritrovavo a farmi tante domande: Da dove vengo?, Dove vado?, Chi sono?, Perche' esisto?, Esiste un eternita'?,...E se esiste, io dove andro'?. Domande, domande ed ancora domande che affollavano la mia mente e lievitavano dentro di me quel vuoto che mi spingeva a piangere disperatamente. Ero esteriormente felice ma interiormente insoddisfatto. Apparentemente un buon religioso, imbottito di conoscenze, ma dentro di me non conoscevo affatto Dio.

Cercai di soffocare queste domande incrementando i divertimenti (illusori) che questa vita puo' offrire; ma questa non era una soluzione solo evasione dalla realta'. Divenni ansioso, nervoso, superbo, arrogante, egoista, sempre intento a primeggiare su tutto finche' un giorno andai ad una riunione sotto una tenda e li' fu letto il verso dove Gesu' dice: IO sono la Via, la Verita' e la VITA nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me (Giovanni 14:6). Avevo ascoltato con le mie orecchie tantissime volte quel verso, ma quella volta fu il mio cuore ad aprirsi di fronte a quelle meravigliose parole. Non dovevo cercare altrove la risposta alle mie numerose domande, al mio vuoto interiore, alla mia disperazione, solo Gesu' poteva dare vera VITA alla mia vuota esistenza. Si! Perche' in Lui vi e' la Fonte della Vita eterna.

In quel momento mi sciolsi in un pianto dirotto, compresi il bisogno che avevo di Dio e con il mio cuore parlai con Gesu' chiedendogli di tirarmi fuori da quella profonda tristezza in cui ero caduto e di dare pace e serenita' alla mia vita. In quell' istante le mie lacrime di disperazione furono miracolosamente trasformate in lacrime di gioia, una gioia che non avevo mai conosciuto, la tristezza si trasformo' in letizia, fui liberato dall'ansia, dalle preoccupazioni sul futuro, il panico fu sostituito da una pace che non pensavo potesse mai esistere. Il terrore della morte fece posto alla beata speranza della vita eterna. Quello fu, insomma, il giorno piu' bello della mia vita: IL GIORNO DELLA MIA RI-NASCITA. Prima sapevo tante cose che mi erano state raccontate su Gesu', ma ora finalmente Lo avevo conosciuto personalmente.

Anche se la mia vita da cristiano non e' stata affatto esente da problemi, il Signore e' stato davvero un amico fedele e persino in inaspettate e deludenti situazioni dolorose, Egli non mi ha abbandonato. Anzi, sono grato a Dio perche', permettendo cio', m'ha dato modo di capire che Lui solo e' il mio punto di riferimento, il mio modello, il mio rifugio, il mio scudo e l'UNICO su cui posso davvero e sempre contare. Oggi confido pienamente in Lui ben sapendo che tutto cio' che Lui ha scelto per me e' per il mio bene, infatti "...il Signore medita per noi pensieri di pace e non di male, per darci un avvenire ed una speranza eterna", cioe'... la vita anche dopo la morte terrena (Geremia 29:11).

Un credente

Dio è lo stesso... ieri, oggi ed in Eterno!

 

Il Signore ha fatto grandi cose nella mia vita ed io sono nella gioia. Mi chiamo Valerio e pur non essendo nato in una famiglia di fede evangelica, ho avuto la possibilità di sentir parlare del Signore e del Suo amore. Purtroppo pochi giorni dopo la mia nascita ho perso mia mamma, ma grazie alla mia nuova mamma ed ai suoi genitori sono cresciuto attraverso gli insegnamenti e l'amore del Signore. All'età di sette anni, circa, iniziai a frequentare la Scuola Domenicale. Sono sempre stato (umanamente parlando) un bravo ragazzo: leggevo la bibbia (anche se capivo ben poco), pregavo (anche se non sapevo ancora a chi) e soprattutto non avevo dentro alcuna certezza di salvezza anche se la desideravo.

Ma un giorno accadde qualcosa di straordinario. Avevo diciassette anni ed ero al campo estivo di Roccamonfina (Centro Comunitario Evangelico). Mi trovavo in camera con degli amici quando uno di loro chiese di fare una breve preghiera! Non potrò mai dimenticarla... fu una preghiera caratterizzata dalla presenza del Signore che ci benedì abbondantemente. Ricordo che rimanemmo a pregare molto tempo e la presenza di Dio fu così forte che molti ragazzi del nostro piano vennero a vedere cosa stava accadendo e poi finirono con l'unirsi a noi in preghiera. Io ero in pantaloncini, in quanto dovevo andare a giocare a calcio (il mio hobby preferito), ma subito mi cambiai e andai in sala culto perchè desideravo continuare a pregare piuttosto che giocare a calcio. Iniziai a ringraziare Gesù per essere morto per i miei peccati e proprio in quel momento Dio mi fece diventare un Suo figliuolo. Da quel giorno, Egli non mi ha mai lasciato, nè abbandonato.

Dio ha compiuto in me vari miracoli ma vorrei brevemente raccontarne uno accaduto nel 2003. Erano i primi mesi di quel anno ed a mio fratello Alfonso (tramite una serie di esami clinici) gli fu diagnosticato una grave malattia al midollo spinale. Per alcuni mesi e ben due volte la settimana, egli doveva recarsi in ospedale per sottoporsi a delle trasfusioni. Furono tentate su di lui anche delle cure sperimentali molto pesanti ma esse non produssero alcun risultato positivo. Continuava a prendere cortisone in quantita talmente notevoli da farlo diventare irriconoscibile. Intanto i mesi passavano e la malattia peggiarova; presto si sarebbe trasformata in leucemia. Nel frattempo la mia famiglia e la chiesa pregavano sia per la salvezza che per la guarigione di Alfonso. I dottori sentenziarono per fine estate il trapianto di midollo. Così tutti noi provammo la compatibilità ma solo io risultai idoneo. Ma nel mio cuore sentivo che il Signore avrebbe operato prima dell'intervento. Era intanto giunto il tempo dei campi estivi ed io vi partecipai. In uno di quei culti espressi a Dio il desiderio di guarire mio fratello prima del trapianto non perchè avessi paura, ma affinchè ciò fosse di testimonianza per Alfonso e per quelli della mia famiglia che non conoscevano ancora il Signore. Dopo neanche quindici giorni, Dio parlò (in un culto) attraverso lo Spirito Santo e disse: "Figlio non temere, io guarirò, non temere, ma testimonia che IO sono lo stesso ieri, oggi ed in eterno". Ero felicissimo, Dio era già all'opera.

Il giorno seguente testimoniai il tutto ad Alfonso e proprio da quel momento i valori di mio fratello cominciarono a risalire e dopo qualche settimana ritornarono normali. Il Signore aveva operato senza trapianto come da Sua promessa. Ora mio fratello sta bene ed a me non resta che dare la gloria a Dio che è lo stesso ieri oggi e in eterno!

Valerio M.